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domenica 23 giugno 2013

Biennale di Venezia - Ombretta Del Monte - " Dio Artista Folle della Nostra Vita "



Dio Artista Folle della Nostra Vita





Dio folle artista di questo mondo che sembra un quadro capovolto, dove tutto nasce senza una spiegazione, senza un perché … come l’arte che non si spiega, che non sappiamo a cosa serve e che cos’è e allora nel primordiale impulso dell’uomo che guarda il Cielo e alzandosi su se stesso diventa esploratore del mistero che annusa e entra pian piano dentro le sue narici, nei suoi pori, nella sua mente e lì intuisce la Grandezza, l’Immensità della Scienza e Coscienza che diventano fari e ali per volare oltre il mondo che non si vede, ma che si percepisce  in quel Dio che non sai il suo nome, ma che ha dipinto il cosmo e la vita dell’uomo con mille colori e multiformi segni.   Vedere la Sua Mano Creativa in  ogni opera d’Arte, perché ogni vera opera d'arte v'è sempre infatti una Ispirazione che la fa essere tale. Egli "contempla" il Bello; quella realtà che coglie presente dentro di se e, contemporaneamente, assolutamente distinta da se.
Io credo veramente che Lui sia Folle! Lo credo per i colori che ci ha donato, lo credo per il dono della Vita e del Creato, lo credo per il Bene e il Male che esiste su questa Terra, perché anche il Male fa parte dell’Amore e della Vita.
"L'artista è in qualche modo simile al Santo"  Affermava S. Chiara e lei si che conosceva un grande artista: S.Francesco, lui  amico degli animali, degli uccelli, degli alberi e dei boschi e parlava sempre con le api, che volavano da un fiore all'altro e con i coniglietti, che saltellavano allegramente con i loro fratellini. Gli uccelli lo capivano e non avevano paura, cinguettavano e pigolavano a guisa di risposta, quando lui parlava a loro. Quando lo vedevano arrivare, gli andavano incontro, cantando i loro dolci e bei canti.
E' Lui, Dio che feconda l'artista, è Lui l'Armonia cui attinge ogni artista. E' attraverso questo Amore, che conosce la Bellezza "dal di dentro", che il Bello prende forma in seno all'anima dell'artista e diviene Opera d'arte.
Immaginare un artista "non credente" o "ateo" è praticamente un assurdo! Anche per chi si dichiara ateo, in lui c è l’arte di Dio e come lui "genera" bellezza; come Dio che è Bellezza, e che ha generato ogni bellezza, riassumendo tutto nel suo Verbo, la Sua più autentica "espressione".
L’incanto estetico dell’opera è il mezzo attraverso il quale l’uomo si avvicina a Dio; l’arte è “itinerario della mente a Dio”
La creazione artistica, pertanto, anche solamente da questo punto di vista, è un dono: un atto d'amore. Come avviene per un padre ed una madre che danno alla luce un figlio.
L'artista, infatti, è qualcuno che in un modo del tutto particolare fa esperienza del trascendente. Egli può capire Dio, per esperienza, come nessun altro, eccetto i Santi.
 Traduce in arte il bisogno fondamentale dell’uomo, ossia di rispondere alla realtà che lo interroga fin dalle sue viscere per giungere all’intelletto. E la sua risposta è l’arte, qualunque essa sia, purché risponda all’inquietudine dell’uomo, il volere com-prendere qual è il senso della sua vita.
Se a questo mondo è infatti difficile restare immuni dal male e non contaminarsi con esso ciò diviene motivo di atroce sofferenza per tutti coloro che, come gli artisti, possiedono un senso così assoluto e trascendente della bellezza e dell'armonia, di cui sono testimoni con le loro stesse "opere".
 L’arte vera è la vita, l’alito che dona lo spirito, l’idea che nutre la mente, il gesto che il corpo attende, la forma che comunica all’uomo che Dio è anche visibile e che attende di vedere con occhi spirituali per contemplarlo per l’eternità. Quando il Vero, il Bello e il Buono si renderanno  presenti, l’artista saprà che quanto andava cercando, quanto voleva riprodurre e quanto aveva comunicato era vero, bello e buono, come la luce di Dio - allo splendore del l’opera dell’artista.
 Ognuno può pensare nella propria libertà. Si può stare con Gesù, con Shiller, Platone, San Francesco d’Assisi o con Spinoza, ma ovunque la saggezza ci insegna che né il potere, né il denaro rendono felici.
Solo l’Amore, che è folle e senza barriere, senza briglie che corre come un destriero nelle linfe del nostro corpo, che ti da la spinta e il Coraggio di dire la Verità, perché L’Amore va perseguito attraverso la Verità, quella Verità che ti rende libero di fare le scelte, di liberare l’oppresso dall’oppressore, il disabile dalla disabilità, di vedere la prostituta come l’angelo del focolare, di vedere l’africano rivestito di pelle rosea come quella di un bambino  e vedere la Follia di Dio in te e in ognuno di loro. 
Uno strano, ma semplice segreto di tutte le epoche ci dice che ogni sia pur minima altruistica simpatia e dedizione, ogni atto d’amore ci porta verso l’alto, verso l’infinito. Mentre ogni sforzo di conquistare il potere ci deprime, debilita e impoverisce. Quindi una pura follia! Eppure ce l’hanno insegnato gli Indiani, i Greci e poi il Figlio di Dio: Gesù! E dopo di lui altre migliaia di anime sagge  di poeti, di pazzi che hanno lasciato i loro pensieri e le loro opere oltre le epoche, oltre i regni e i palazzi scomparsi dei Re e dei Dittatori.
Questa Vita che è piena di Contrasti, ma maledettamente merita dì essere Vissuta dai nostri passi, dal Nostro Cuore.  
Questo luna park che brilla di giorno e si alterna  all’oscurità della notte, la calma del lago all’’irruenza del mare, il freddo che gela le ossa e il sole che scalda le membra. Il bambino che gioca col nonno: il nuovo che s’alterna al Vecchio! E cosa dire di un uomo e una donna che passan la vita insieme? Cosa c’è di più strano dell’unione di una donna e un uomo? Così diversi nella mente e nel corpo da sembrare un dipinto di Pollock! Eppure questo accade, eppure è la Storia della nostra Umanità che rimane incomprensibile ai migliori critici d’arte, persino a quel folle di Dio che pena per il Cuore di un semplice uomo!

Ombretta Del Monte


 Civitavecchia

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