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mercoledì 11 giugno 2014

Invito 13 giugno ore 18.00 "COMUNE DI SANTA MARINELLA 65° ANNIVERSARIO DELL’AUTONOMIA" - SPORTING CLUB Via Aurelia 487 Traversa via Rizieri Grandi



 “ 65° ANNIVERSARIO DELL’AUTONOMIA DEL

IL COMUNE NACQUE CON LA BENEDIZIONE DI PIO XII


COMUNE DI SANTA MARINELLA 

Relatore -  Prof. Livio SPINELLI

Moderatore - Franco BORDICCHIA Presidente della Consulta dei Sindaci

è stato invitato l’Avv. Antonio d’Amelio


Il GRUPPO DELLO SPORTING CLUB ha organizzato una Conferenza sul tema “Il 65° ANNIVERSARIO DELL’AUTONOMIA DEL COMUNE DI SANTA MARINELLA”, per venerdì 13 giugno alle ore 18.00, in via Aurelia n.487 (traversa via Rizieri Grandi). Relatore Il prof. Livio Spinelli, moderatore Franco Bordicchia Presidente della Consulta dei Sindaci di Santa Marinella, è stato invitato l'Avv. Antonio d'Amelio.


Il 4 ottobre del 1949 le frazioni di Santa Marinella e Santa Severa si distaccavano dal Comune di Civitavecchia, costituendosi in Comune autonomo. Erano dovuti passare tre decenni da quando l’Ing. Ettore Angelelli aveva espresso per primo l’auspicio dell’autonomia comunale, c’era voluta una guerra, e un tragico dopoguerra quando da Civitavecchia – una delle città più rosse d’Italia - erano partite le occupazioni delle terre. Pio XII che a luglio del 1949 aveva emesso il decreto di scomunica dei comunisti, era preoccupato non solo per Santa Marinella – dove i Pacelli tutt’ora risiedono, e dove era Parroco Padre Lorenzo Cameriere Segreto di Papa Pio XII - ma per le terre del Santo Spirito a Santa Severa e per la vicina REPUBBLICA DEI RAGAZZI da lui voluta. Questa fu la scintilla e in quel momento “l’uomo della Provvidenza” fu l’Avv. Carlo D’Amelio messosi alla testa di un Comitato di cittadini che dopo vari scontri, fino alla minaccia di uno sciopero fiscale, riuscì a raccogliere il numero sufficiente di firme. Per fare un Comune tuttavia, non basta un decreto infatti Silvio Caratelli, da sindaco di Santa Marinella, chiedeva scherzosamente:

Che differenza c’è tra Santa Marinella e San Marino ?
San Marino è il primo comune italiano che divenne una repubblica.
Santa Marinella è una repubblica che non riesce a diventare un Comune.



IL COMUNE NACQUE CON LA BENEDIZIONE DI PIO XII

Franco Bordicchia Presidente della Consulta dei Sindaci di Santa Marinella ha aperto il convegno per il 65° Anniversario dell’Autonomia del Comune di Santa Marinella - di cui è stato relatore il prof. Livio Spinelli - con un messaggio di saluto dell’Avv. Antonio D’Amelio, il cui padre Carlo si fece portatore delle istanze di autonomia dei cittadini di Santa Marinella e Santa Severa 65 anni fa. Roberto Boccoli Addetto Stampa del Comune che ha portato il Saluto del Sindaco Roberto Bacheca. Negli anni ’20 - ha illustrato il prof. Spinelli - c’era già stato  un primo proposito di autonomia comunale da parte dell’Ing. Ettore Angelelli, come risulta da una dettagliata pubblicazione dell’epoca, quando Santa Marinella era ancora parte in comune di Tolfa e parte in comune di Civitavecchia, ma dovettero passare circa tre decenni e ci volle una guerra prima che le due frazioni riuscissero nell’intento.  Nel dopoguerra Civitavecchia era una delle città più rosse d’Italia, Pio XII aveva lanciato una scomunica nei confronti dei comunisti, e la città di Santa Marinella stava particolarmente a cuore a questo Pontefice che da ragazzo scriveva poesie a Santa Marinella, dove risiedeva la sua famiglia, e tuttora vi risiedono alcuni suoi familiari. Pio XII fu l’ispiratore della Repubblica dei Ragazzi di Civitavecchia affidandone la realizzazione a Monsignor J.P. Carroll-Abbing. Parroco di Santa Marinella era Padre Lorenzo van den Eerenbemt, grande teologo e Cameriere Segreto di Pio XII, e lo stesso titolare della Diocesi di Porto-S.Rufina S.E. Eugenio Tisserant era stato nominato Vescovo da Papa Pacelli. A Santa Marinella in quegli anni tra il 1946 e 1947 si respirava un’aria di scontro, i contadini avevano occupato i terreni del Pio Istituto Santa Spirito ci furono arresti e addirittura un processo a Roma. Da Civitavecchia c’era stato un tentativo di assalto alla sede della DC di Santa Marinella. In questo clima rovente “l’uomo della provvidenza” fu l’Avvocato Carlo D’Amelio, che di concerto con l’allora presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci Franco Squaglia si adoperò per la raccolta delle firme e per il lento e tortuoso iter burocratico, che si concluse il 4 ottobre del 1949 con il Decreto dell’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, il cui primo effetto fu quello di far decadere la Giunta Comunale di Civitavecchia in quanto, con il frazionamento, la città veniva declassata e i consiglieri automaticamente dovevano scendere da 40 a 30. La separata amministrazione del Comune di S.Marinella ebbe inizio alle ore zero del 16 dicembre 1949. Il 13 gennaio 1949 venne stilato il Regolamento per i rapporti patrimoniali e finanziari tra i due comuni, presenti i Commissari Prefettizi di entrambi i comuni i quali disposero che:
a decorrere dal 1 gennaio 1950 i servizi pubblici passino in gestione e carico al Comune di Santa Marinella, così come la gestione e la riscossione delle imposte di consumo e tasse affini.  Il 26 aprile 1950 la Prefettura di Roma certificò che la popolazione presente a S.Marinella il 31 marzo 1950 era di 4.804 residenti. Il 30 agosto 1950 veniva stilato il verbale di consegna dei beni mobili e immobili delle frazioni di S.Marinella e S.Severa:

ERA NATO IL COMUNE DI SANTA MARINELLA,

con sede a Villa Gigli (la sede sarà poi spostata a villa Cohen). Resta il giallo dei confini comunali fissato inizialmente al fosso Malpasso, poi alla Torre del Marangone infine al Marangone.

Alla prima gestione commissariale del dott. Luigi Giovenco dal 1950 al 1952, seguirà a giugno del 1952 una travagliata prima giunta che durerà lo spazio di pochi mesi guidata dal Sindaco medico dottor Mario Patriarca, e al quale subentrerà un nuovo Commissario Prefettizio il dott. Ugo Vece (dal 1952 al 1956) per giungere poi all’elezione di Bruno Zampa il vero primo Sindaco di S.Marinella, che resterà al governo della nostra città fino al 1964.
In prof. Spinelli sottolineando il ruolo decisivo di Papa Pio XII per il conseguimento della autonomia di Santa Marinella, ha ricordato le sue tante opere di bene: “ fu Lui nel 1954 a inviare un assegno di 10.000 lire alla locale sezione della Croce Rossa per l’acquisto della prima autoambulanza. Il mese scorso durante una mia ricerca di archivio negli Stati Uniti mi è stata consegnata copia di una lettera scritta di proprio pugno da Papa Pacelli che si stava interessando di un prigioniero di guerra di Santa Marinella, rassicurando la famiglia Carmignani che il loro figlio era in ottima salute.”
Il Presidente della Consulta dei Sindaci Franco Bordicchia ha parlato dello sviluppo economico di Santa Marinella tanto che alla fine degli anni ’80 risultava tra i 100 Comuni più ricchi d’Italia e grazie all’opera del dott. Silvio Caratelli Santa Marinella ottenne il riconoscimento del titolo di CITTA’, conferitogli dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. C’è stato poi un dibattito con gli interventi della Prof.ssa Ileana Giacomelli e Anna Bianchi autrici del più importante libro sugli ultimi 100 anni di storia di Santa Marinella, dell’On. Gino Ciogli già Sindaco di Ladispoli che ha sottolineato la presenza della Famiglia Pacelli anche a Ladispoli dove avevano due ville, e il Geom. Rodolfo La Rosa autore di una storia di storia di Santa Marina che diede il nome alla città. Un ringraziamento particolare è andato alla Sig,ra Sonia Signoracci, Presidente della Associazione SANTA MARINELLA VIVA e a Roberto Sinopoli per la loro l’assistenza tecnica all’organizzazione del Convegno.



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