UNITRE -
CIVITAVECCHIA - ore 17.00
via A.Frangipani 8
(traversa v.le Baccelli)
Prof. Livio Spinelli - QUANDO A CIVITAVECCHIA C’ERA LA MOSCHEA
“ANNO 843 - I
MUSSULMANI DISTRUGGONO CENTUMCELLAE:
LEGGENDE E VERITA’ “
Mussulmani,
Saraceni, Barbareschi, Agareni, Turchi: chi erano e da dove provenivano gli
antenati di “BIN LADEN” ?
Il
prof. Livio Spinelli terrà una lezione sulla distruzione di “ Centumcellae ad opera dei Mussulmani –
Leggende e Verità ” a UNITRE, in via
A.Frangipani n.8 - venerdì 13 marzo alle ore 17.00.
Una
carrellata storica su un periodo poco noto di Civitavecchia quando ai tempi di
Carlo Magno Centumcellae fu devastata, e lo stesso nome fu cancellato. Mussulmani,
Saraceni, Barbareschi, Agareni, Turchi: chi erano e da dove provenivano gli
antenati di “BIN LADEN” ? Chi erano coloro ai quali viene attribuita la
distruzione di questa città ? Spuntano fuori documenti rari quali le mappe in
lingua araba del porto di Civitavecchia, e curiosità come la figura del Cristo sulla porta in bronzo
della Basilica di San Pietro dove sull’aureola una scritta in arabo recita: “Dite che Lui è bello nei nostri giorni, Lui
è anche bello ai nostri occhi”. Inoltre la partenza della flotta pontificia
da Civitavecchia per la battaglia di Lepanto.
Nei documenti risulta che già
prima del 1707: “Un apposito locale per la preghiera fu concesso agli schiavi mussulmani
di Civitavecchia”, e il console francese
a Civitavecchia certificava che “li
turchi schiavi delle galere pontificie son qui ben trattati: non v'ha paese in tutta la cristianità, e
dirò anche in tutto il mondo, dove gli schiavi siano trattati meglio di qui, e
dove vivano con maggior libertà.” Inoltre a Civitavecchia, i musulmani
disponevano di un terreno come cimitero, probabilmente nella zona odierna detta
Prato del Turco. Nelle cronache del tempo si leggono frequenti dei tentativi di
fuga: un astuto progetto scoperto a Civitavecchia nel 1718, quando una dozzina
di galeotti musulmani della flotta pontificia avrebbero dovuto sorprendere nel
porto «un gozzo o simile altro piccolo bastimento»; nel 1727, un altro gruppetto di schiavi riuscì
a mettersi in fuga su una barca, mentre andava a caricar legna da Civitavecchia
a Santa Marinella, ma fu raggiunto presso Anzio. Una rivolta, invece, delle tre
galere pontificie ‘di scarto', di stanza a Civitavecchia, fallì infelicemente
nell'agosto 1770.
Immagini:
1) Poppa di una delle Galee
Pontificie partecipanti alla Battaglia di Lepanto conservata nella Chiesa della
Morte di Civitavecchia;
2) quadro della Battaglia di
Lepanto;
3)mappa di Piri Reis col porto di
Civitavecchia e toponimi in Arabo
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