La prima volta che vidi Giulio
Andreotti fu tanti anni fa quando mio padre Ettore per un breve periodo era
stato Segretario della Democrazia Cristiana di Santa Marinella, al tempo di
Bruno Zampa sindaco di Santa Marinella. Il nome di Andreotti mi rimase impresso
perché era spesso motivo di liti tra mio padre e mia madre per il fatto che le
riunioni a Santa Marinella in presenza di Andreotti finivano all’alba.
Andreotti in estate trascorreva le sue vacanze al mare alla spiaggetta della
Gatta e quando divenne Ministro del Turismo e dello Spettacolo di frequente lo
si vedeva a Villa Ingrid Bergman Rossellini, dove per lui fu organizzata una
serata di gala per presentare l’anteprima del film IL GENERALE DELLA ROVERE
alla presenza di tutto il bel mondo del cinema italiano e straniero. All’epoca
io ero un bambino e mentre Andreotti, grazie anche alla città di Santa
Marinella, saliva i gradini del potere io salivo la scalinatella di casa mia.
A Santa Marinella Andreotti era spesso
ospite di un suo caro amico un altro Giulio, il Marchese Sacchetti –
Governatore della Città del Vaticano - al quale egli scrisse la prefazione del
volume “Segreti Romani” il cui primo capitolo si apre proprio su Santa
Marinella e nel quale Andreotti tesse le lodi della città di Santa Marinella.
Gli anni sono passati, dopo l’università intravidi un paio di volte il Senatore
finché nel 2007 in
occasione di un convegno su PAPA PIO XII, che organizzai a Roma alla Sala delle
Colonne della Camera dei Deputati, incontrai Andreotti che intervenne in
qualità di relatore: ricordo che prima di avvicinare il Senatore fui tenuto a distanza da un suo “zelante”
collaboratore il quale voleva presentarmi. Quando strinsi la mano al senatore,
mi presentai dicendogli che mi chiamavo Livio Spinelli e che venivo da Santa
Marinella, a prima vista restò indifferente mi teneva la mano senza parlare,
poi con il suo tipico sorriso disse: “Spinelli, Caratelli, Romitelli”, fu
l’inizio di una amicizia ritrovata nel segno di Pio XII che proseguì con un
ulteriore convegno alla Radio Vaticana e con la realizzazione di un libro che
io scrissi con suor Margherita Marchione e di cui lui firmò la prefazione. La
collaborazione col senatore Andreotti durò quasi tre anni ogni tanto andavo in
Senato nel suo studio ed alla fine il volume PIO XII TRA CRONACA E AGIOGRAFIA
edito dalla LEV Libreria Editrice Vaticana uscì nel 2010, dove il Senatore
Andreotti accanto alla sua prefazione mi chiese di scrivere e firmare il
prologo del libro. In quel periodo sono stato diverse volte a casa del senatore:
l’ultima volta rimanemmo tutto il pomeriggio fino a sera, c’era con me Suor
Margherita Marchione, venuta dagli Stati Uniti a salutarlo e Giulio ci raccontò
che quando era studente universitario e presidente della FUCI, Papa Pio XII lo
mandava insieme ad altri studenti universitari nelle borgate romane in
particolare a Pietralata a portare cibo e vestiti ai baraccati, ma soprattutto
a fare lezioni di doposcuola ai bambini. Molte altre cose le sto scrivendo nel
libro di memorie che conto di finire entro l’anno avendo avuto l’onere e
l’onore di lavorare con lui all’ultimo libro della sua vita in cui Giulio
Andreotti, con una frase di Papa Pio XII, coglie il senso di 2000 anni di
storia della cristianità: “Roma, onde
Cristo è romano. Roma non tale se non per il Romano Pontefice”.
Foto Allegate:
1) Camera dei Deputati, Sala delle Colonne Convegno “Eugenio
Pacelli – Cittadino Romano – Papa Pio XII nel 70° della sua incoronazione”
2) Santa Marinella
Giulio Andreotti, Bruno Zampa, Franco Evangelisti
3) Copertina del Volume “PIO XII TRA CRONACA E AGIOGRAFIA”
prefazione Sen. Giulio Andreotti, prologo prof. Livio Spinelli.
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