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mercoledì 11 marzo 2015

CIVITAVECCHIA (ROMA - ITALY) LA MOSCHEA: “ANNO 843 - I MUSSULMANI DISTRUGGONO CENTUMCELLAE: LEGGENDE E VERITA’ “







UNITRE - CIVITAVECCHIA - ore 17.00
via A.Frangipani 8 (traversa v.le Baccelli)

Prof. Livio Spinelli - QUANDO A CIVITAVECCHIA C’ERA LA MOSCHEA

“ANNO 843 - I MUSSULMANI DISTRUGGONO CENTUMCELLAE:
LEGGENDE E VERITA’
Mussulmani, Saraceni, Barbareschi, Agareni, Turchi: chi erano e da dove provenivano gli antenati di “BIN LADEN” ?

Il prof. Livio Spinelli terrà una lezione sulla distruzione di “ Centumcellae ad opera dei Mussulmani – Leggende e Verità ”  a UNITRE, in via A.Frangipani n.8 - venerdì 13 marzo alle ore 17.00. 

 
Una carrellata storica su un periodo poco noto di Civitavecchia quando ai tempi di Carlo Magno Centumcellae fu devastata, e lo stesso nome fu cancellato. Mussulmani, Saraceni, Barbareschi, Agareni, Turchi: chi erano e da dove provenivano gli antenati di “BIN LADEN” ? Chi erano coloro ai quali viene attribuita la distruzione di questa città ? Spuntano fuori documenti rari quali le mappe in lingua araba del porto di Civitavecchia,  e curiosità come  la figura del Cristo sulla porta in bronzo della Basilica di San Pietro dove sull’aureola una scritta in arabo recita: “Dite che Lui è bello nei nostri giorni, Lui è anche bello ai nostri occhi”. Inoltre la partenza della flotta pontificia da Civitavecchia per la battaglia di Lepanto. 
 
Nei documenti risulta che già prima del 1707: “Un apposito locale per la preghiera fu concesso agli schiavi mussulmani di Civitavecchia”,  e il console francese a Civitavecchia certificava che “li turchi schiavi delle galere pontificie son qui ben trattati: non v'ha paese in tutta la cristianità, e dirò anche in tutto il mondo, dove gli schiavi siano trattati meglio di qui, e dove vivano con maggior libertà.” Inoltre a Civitavecchia, i musulmani disponevano di un terreno come cimitero, probabilmente nella zona odierna detta Prato del Turco. Nelle cronache del tempo si leggono frequenti dei tentativi di fuga: un astuto progetto scoperto a Civitavecchia nel 1718, quando una dozzina di galeotti musulmani della flotta pontificia avrebbero dovuto sorprendere nel porto «un gozzo o simile altro piccolo bastimento»;  nel 1727, un altro gruppetto di schiavi riuscì a mettersi in fuga su una barca, mentre andava a caricar legna da Civitavecchia a Santa Marinella, ma fu raggiunto presso Anzio. Una rivolta, invece, delle tre galere pontificie ‘di scarto', di stanza a Civitavecchia, fallì infelicemente nell'agosto 1770.


Immagini:
1) Poppa di una delle Galee Pontificie partecipanti alla Battaglia di Lepanto conservata nella Chiesa della Morte di Civitavecchia;
2) quadro della Battaglia di Lepanto;
3)mappa di Piri Reis col porto di Civitavecchia e toponimi in Arabo

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